In essi possono proliferare dei vermi, i più comuni sono gli ascaridi, che vengono generalmente trasmessi dalla madre e possono anche infettare l’animale quando è ancora un feto, ma non solo.

Diverse ricerche, infatti, hanno evidenziato come tal parassiti vengano trasmessi anche tramite il latte materno, nel periodo dell'allattamento.

Quando farla e perché è importante

I vermi sono una specie di parassita che può portare a disturbi gastrointestinali cronici.

Questo è il primo motivo per cui è necessario sverminare regolarmente i nostri amici a quattro zampe, aiutandoli a restare in salute.

I cuccioli, se non curati con medicine vermifughe, possono ammalarsi e mostrare anche una crescita più lenta. Inoltre, alcuni vermi sono trasmissibili all’uomo.

La prima sverminazione dei cuccioli è bene farla nei primi 20 giorni di vita per poi osservare un programma di sverminazione, che consta in genere di un secondo ciclo 25 giorni dopo e terminare a due mesi, tra le 6 le 8 settimane di vita, quando si esegue anche un'analisi delle feci con il veterinario per evitare di correre rischi.

Se un cane prende i vermi, presenta generalmente dei sintomi che possono aiutare a capire se effettivamente ne è affetto, oppure si possono effettuare controlli regolari delle feci: a tal fine bisogna raccogliere le feci di tre giorni.

Come la si esegue

I prodotti moderni per la sverminazione possono presentarsi in compresse, paste, spot-on o iniezioni e sono spesso ben tollerati e facilmente reperibili.

Il nostro consiglio è quello di rivolgersi sempre prima a un veterinario.

Le sverminazioni vanno poi eseguite con regolarità e agiscono solo al momento della somministrazione dei medicinali e non hanno alcun effetto di deposito.

Inoltre, dato che esistono diverse tipologie di vermi che possono intaccare la salute dei nostri cuccioli (tenie, ascaridi, nematodi uncinati, nematodi a frusta) a volte il veterinario potrebbe indicare un preparato composto, che agisce contro tutti i tipi di vermi.