I miei primi vagiti richiamavano l'attenzione della Schnauzer Gigante che mia madre aveva già prima di sposarsi: quegli strani versi che provenivano dalla culla spingevano Dadà a venire a rendersi conto da vicino
…per far ciò mi dicono che si alzasse sui posteriori e, appoggiando le zampe anteriori al bordo della culla si soffermasse a guardarmi annusando!
…A questo proposito mi raccontano anche che fu necessario legare il fondo della culla al basamento, per evitare il tipico effetto catapulta!
Quando venivo portata a passeggio in carrozzina la Riesenschnauzer ci camminava al fianco, mentre Nixi: la nanetta stava sdraiata sul telo della “inglesina”.
Incontrando mia madre i conoscenti che volevano sbirciare la neonata di solito giravano prudentemente dal lato opposto a Dadà e si sporgevano su di me, fidandosi invece della piccoletta...Errore!!!
...Ben presto il movimento dei suoi baffi cominciava a segnalare che non gradiva essere sovrastata da estranei.
Nata a Milano ,dove ho vissuto con i miei genitori in un appartamento al terzo piano in pieno centro, non vedevo nulla di strano nel fatto che mia madre allevasse Schnauzer ed Airedale Terrier a fianco della Prefettura: la grande terrazza dava modo a tutti di muoversi e prendere aria e io trascorrevo ore a gimar gelsomina dada spiaggiaocare con i cani.
Avevamo anche uno scoiattolo, cavie a pelo lungo, il mio coniglio e, occasionalmente la capretta tibetana, che camminava perfettamente al guinzaglio, anche in Monte Napoleone! C'era poi, oltre alle grandi fioriere, un'altra terrazza gemella: quella di mia nonna, con lei e con i suoi tre Schnauzer nani trascorrevo pomeriggi felici.
Quando, nei primi anni '70 lasciammo Milano per una casa a Varese, con parecchio terreno, a mia madre non parve vero…e il numero dei cani cominciò ad aumentare!
In quegli anni allevava Schnauzer Giganti neri e Nani neri e pepe-sale, poi si aggiunsero i Medi neri, pepe-sale e i Nani nero argento…e non mancavano gli Airedale Terrier !
Per acquistarlo dovetti chiedere a mia madre di integrare con un prestito. Veniva da un allevamento inglese e fu per una fortunata combinazione che riuscii ad averlo.
Nei primi anni lo esponevo spesso in Italia e all'estero…ricordo una volta: soli io e lui, in treno fino apeter carrozzina Vienna per partecipare a una mondiale…in cui vinse il titolo !!!
Rimase con me fino a dopo la nascita di mia figlia che, da piccola si divertiva a srotolargli la coda e rideva perché subito quella tornava ad acciambellarsi!
La notizia che, a 11 anni aveva contratto un tumore in bocca fu per me un colpo terribile: avevo sognato di vederlo raggiungere un'età veneranda, come altri componenti della sua famiglia, che avevo visto recandomi a far visita all''allevatrice.
Peter occupa un posto speciale nel mio cuore: il nostro primo incontro indimenticabile, il desiderio forte di averlo per me, (anche se i cani in casa non mancavano di certo) Peter mi ha accompagnata negli anni della mia vita che segnano il passaggio tra l'' essere una teen-ager e la scelta di diventare mamma…quanti bei ricordi!
La passione per i cani che mia madre e la nonna paterna mi hanno trasmesso mi portarono ad un sempre maggiore coinvolgimento nelle attività dell'allevamento Malya.
Divenni la toelettatrice e presentatrice di tanti e tanti soggetti con cui, per anni si viaggiava attraverso l'Europa per competere sui ring dei vari Paesi.
In particolare la Germania, Nazione d'origine delle razze Schnauzer era tra le mete più frequenti: la competizione era notevole e le soddisfazioni non mancavano!
Ricordo un giorno di molti anni fa in cui ci sedemmo attorno a un tavolo per calcolare quanti soggetti avesse portato al campionato di bellezza l'allevamento Malya (era, credo, per la pubblicità su una rivista)…quando la cifra superò il centinaio ci fermammo sorridendo soddisfatti e quasi increduli!
A volte le correnti della vita ci trascinano dove non avremmo mai pensato, ma i miei cani sono stati sempre insieme a me.
Così in quegli anni nascevano numerosi affissi legati al nome del titolare, cuccioli janewells otto airealcune volte anagrammato, oltre ai primi classici “di Casa…” (seguito dal cognome).
A mia nonna venne in mente che, allevando una razza britannica avrebbe potuto tradurre in Inglese il proprio nome e cognome: Gianna Pozzi = Jane Wells.
Si trattava della mia prima cucciolata con affisso: da Topsy (riconosciuta L.I.R. di 1° generazione) x Loubec Salciccia Ludstar, tipicissimo, con gran carattere, importato dall'Australia e con una super genealogia alle spalle!
Da quell'anno anche i miei Labrador Retriever e Chesapeake Bay Retriever sono nati con il “marchio” Jane Wells. Un imprevisto violento scossone…L'improvvisa scomparsa di mia madre, nel Novembre 2009 ha cambiato di nuovo il corso della mia vita!
In cinofilia era stata insignita del titolo di Giudice “ad Honorem” dall'E.N.C.I. per meriti in allevamento, e i Malya avevano toccato suolo su diversi continenti, comparendo nei pedigree di soggetti prestigiosi ancor oggi vincenti.
Era stata tra i soci fondatori dello Schnauzer Club Italiano nel 1956, eletta in seguito Presidente per vari mandati e, una volta dimissionaria, fu nominata Presidente Onorario.
Per tanti motivi come questi, oltre che per ovvie ragioni affettive, non ho potuto fare a meno di proseguire con l'affisso Jane Wells l'allevamento degli Schnauzer (Giganti, Medi e Nani neri)…anche se la gestione ora si svolge “a modo mio”…vale a dire che c'è stata una piccola rivoluzione, prevalentemente riguardo l'alimentazione e la gestione dei cani nella quotidianità.
Inoltre preferisco avere un numero contenuto di soggetti in allevamento, per fare in modo che ciascuno riceva contatto e attenzioni come merita da persone veramente appassionate e capaci.
Chi collabora con me ha ben chiaro che occuparsi di cani non può essere considerato un lavoro come un altro.
Ho avuto inoltre la fortuna di trovare amici meravigliosi che mi consentono di avere presso di me alcune delle femmine solo nel periodo della cucciolata, mentre per il resto del tempo possono trascorrere una vita felice, da cane viziato in famiglia!
Non mi si vede spesso in esposizione: dopo tanti anni confesso che le trovo un po' noiose, anche per cani, non sono un'allevatrice “ambiziosa” e conosco modi assai più divertenti per trascorrere i fine-settimana!
Occasionalmente, tuttavia le utilizzo come mezzo di pubblicità della razza che espongo. (…a costo di apparire immodesta, se il soggetto merita oppure no lo so anche da me.)
La presenza costante dei miei cani è per me fonte di serenità e buonumore: sanno sempre strapparmi un sorriso e una carezza! Sono sempre con me, giorno e notte, certamente condizionano la mia vita: non mi assento quasi mai, ma ciò che ricevo da loro è molto di più di quel che faccio per vederli felici.
Cani, cani, tanti cani nella mia vita, da sempre e finché vivrò!!!
INDIRIZZO :
Allevamento e pensione Jane Wells di Margie Pozzi
Cascina Erbade
Strada Boarone, snc
13100 Vercelli ( VC ) - Italy